"La verità è una terra senza sentieri".
L'uomo non può raggiungerla attraverso nessuna organizzazione,
credo, dogma, clero, o rituali, né attraverso lo studio
filosofico, o le tecniche psicologiche. Deve trovarla attraverso
lo specchio dei rapporti, attraverso il riconoscimento dei
contenuti della propria mente e l'osservazione, e non mediante
l'analisi intellettuale o la dissezione introspettiva. Gli uomini
hanno costruito in se stessi le immagini della propria sicurezza,
religiose, politiche e personali, che si esprimono come simboli
idee e credenze. Il loro peso domina il pensiero, i rapporti, la
vita quotidiana dell'uomo. Sono la causa dei nostri problemi,
perché in qualunque rapporto dividono le persone. La nostra
percezione è modellata dai concetti già formati nella mente. Il
contenuto della nostra coscienza è la coscienza stessa, ed è
comune a tutta l'umanità. La personalità consiste soltanto nel
nome, nella forma e nella cultura ricavata dall'ambiente. La
specificità dell'individuo non sta nei fattori superficiali, ma
nella totale libertà dal contenuto della coscienza. La libertà
non è una reazione, la libertà non è una scelta. E' una pretesa
umana pensare che la possibilità di scelta sia libertà. La
libertà è pura osservazione senza movente; la libertà non si
situa alla fine dell'evoluzione umana, ma nel primo momento della
sua esistenza. Jiddu Krishnamurti (Londra, 21
ottobre 1980)